Dare Vita, Dare Morte e Il Serpente che si Morde la Coda sono due racconti lunghi di fantascienza scritti da
Kenji Albani.
Abbiamo fatto qualche domanda a Kenji tramite email e lo ringraziamo infinitamente di aver risposto.
Vi ricordo, come sempre, che in fondo al post troverete i contatti dell'autore e i link per acquistare il libro.
La trama di
Dare Vita, Dare Morte:
Quando il kaiju attacca, è il momento degli eroi. Anche se si tratta di una ex modella.
La trama de
Il Serpente che si Morde la Coda:
Su un mondo abitato da dinosauri di tutte le epoche, il plotone Rho deve difendere una spedizione scientifica da un nemico incomprensibile.
[LaFantascienza]: Che cos'è per te la fantascienza?
[Kenji]:Per rispondere alla tua domanda, la fantascienza è un genere che mi serve a uscire da un mondo grigio, è un modo per vincere la monotonia e poter inventare tante nuove cose. Sia chiaro, io scrivo tanti generi, e alla fine io non sono uno scrittore di sci-fi di razza... scrivo, oltre alla fantascienza, fantasy, storico, spionaggio... di base i miei testi sono dei thriller e alle volte, per rendere la mia scrittura più scoppiettante, decido di ambientare i miei racconti e i miei romanzi in pianeti lontani o nel futuro. Detto fra noi ci sono tantissimi modi per declinare questo genere e io li provo tutti (o quasi), però alla fine restano delle storie thriller. Se qualcuno leggesse i miei ebook pubblicati nella collana Imperium di Delos Digital, i quali sono "Il serpente che si morde la coda" e "Dare vita, dare morte", scoprirà che sono sì delle space opera oltre che prima di tutto dei racconti di fantascienza militare, ma l'ossatura è il thriller. Mi domando, ci sono storie moderne in cui la detection non esiste affatto? Può darsi, ma non sono molti. Il thriller è un pepe in più e non so immaginarmi un racconto (e soprattutto un romanzo) abbastanza corposo senza un po' di thrilling. Personalmente, scrivendo tanti racconti brevi, certi riesco a non metterci l'elemento thriller, ma restano racconti brevi; nel caso li volessi articolare un po' di più non sarei mai capace di non inserire degli elementi di mistero, quindi sì, sono uno scrittore di thriller che alle volte declina le storie in generi fantastici e mi è capitato di scegliere la sci-fi essendo un genere che osserva i progressi dell'uomo e in certi casi il suo passato.
[LaFantascienza]: Cosa ti ha spinto a scrivere "Il Serpente che si Morde la Coda" e "Dare vita, Dare Morte"? Ci racconti qualcosa in più di questo due racconti lunghi?
[Kenji]: I due racconti di fantascienza militare sono un po' dei gemelli diversi. Innanzitutto hanno in comune il genere, il fatto di essere delle space opera e che i protagonisti sono membri del Nucleo Forze Speciali (NUFoS); oltretutto sono dei thriller... ma le analogie si fermano qui.
"Il serpente che si morde la coda" è una storia abbastanza semplice che si svolge su un pianeta abitato da dinosauri, per il resto non aggiungo altro perché sennò cado nello spoiler.
"Dare vita, dare morte" è un po' più complesso e l'ambientazione è un pianeta fatto tutto di fango (Atom Dum, che si fa attenzione "Atom" è la parola "mota" letta al contrario, "dum" è la parola "mud" letta allo stesso modo). La protagonista è un soldato che assiste a un esperimento da cui nasce un kaiju (che per chi lo sa, è una parola giapponese che significa "strana bestia"; i kaiju sono mostri come Godzilla, King Ghidorah, King Kong...). Non continuo perché sennò, ripeto, cado nello spoiler.
Quel che mi ha spinto a scriverli? La risposta è banale: semplicemente volevo pubblicare dei racconti nella collana Imperium (specializzata in fantascienza militare) di Delos Digital e ho ideato questi racconti. Il primo è stato "Il serpente che si morde la coda", il secondo "Dare vita, dare morte".
[LaFantascienza]: Scriverai ancora fantascienza? Ti è piaciuto farlo?
[Kenji]: Stavolta la mia risposta sarà breve.
Sì, continuerò a scrivere fantascienza perché è uno dei miei interessi più grandi come anche scrivere fantasy o storie di spionaggio.
Vedi, a me non interessa scrivere, a me basta solo inventare. In giugno, per preparare il mio ultimo esame universitario, ho messo da parte per una settimana il lavoro a un romanzo ucronico e mi sono arrabbiato tantissimo... così ho fatto ma dopo un solo giorno mi sono messo al computer a sceneggiare un fumetto (sono diplomato come sceneggiatore di fumetti alla Scuole del fumetto di Milano).
Se mi è piaciuto farlo? Molto, perché a me basta poter inventare qualcosa di originale, non chiedo nulla di più.
[LaFantascienza]: Grazie veramente per le tue risposte!
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